Noctes Atticae, XV, 20

Euripidi poetae matrem Theopompus agrestia olera vendentem victum quaesisse dicit.Patri autem eius nato illo responsum est a Chaldeis eum puerum,cum adolevisset,victorem in certaminibus fore;id ei puero fatum esse.Pater interpretatus athletam debere esse roborato exercitatoque flii sui corpore Olympiam certaturum eum inter athletas pueros deduxit.Ac primo quidem in certamen per ambiguam aetatem receptus non est,post Eleusino et Theseo certamine pugnavit et corinatus est.Mox a corporis cura ad excolendi animi studium transgressus auditor fuit physici Anaxagorae et Prodici rhetoris,in morali autem philosophia Socratis.Tragoediam scribere natus annos duodeviginti adortus est.Philochorus refert in insula Salamine speluncam esse taetram et horridam,in qua Euripides tragoedias scriptitarit.Mulieres fere omnes in maiorem modum exosus fuisse dicitur,sive quod natura abhorruit a mulierem coetu sive quod duas simul uxores habuerat,quarum matrimonii pertaedebat.Is,cum in Macedonia apud Archelaum regem esset utereturque eo rex familiariter,rediens nocte ab eius cena canibus a quodam aemulo inmissis dilaceratus est,et ex his vulneribus mors secuta est.

Teopompo afferma che la madre del poeta Euripide si sostentava vendendo legumi selvatici. Tuttavia, a suo padre ““ quand’egli nacque ““ fu predetto dai Caldei che quel fanciullo, una volta cresciuto, sarebbe diventato un vincitore nei combattimenti; tale era il destino di quel fanciullo. Il padre, supponendo che (Euripide) dovesse divenire un atleta, dopo aver fatto irrobustire ed esercitare il corpo del proprio figlio, lo condusse ad Olimpia affinché combattesse tra altri giovani atleti. Ma alla prima gara (Euripide) non fu ammesso per incertezza sull’età; (ma) in seguito gareggiò nei giochi di Eleusi e di Teseo, e fu incoronato (vincitore). Poi, passato dall’esercizio del fisico al desiderio di istruire la mente, (Euripide) divenne discepolo di Anassagora, filosofo della natura, e di Prodeico, retore, mentre ““ in filosofia morale ““ di Socrate. Cominciò a scrivere tragedie a 18 anni. Filocoro narra che nell’isola di Salamina vi è una caverna tetra ed orrida, nella quale Euripide avrebbe scritto le (proprie) tragedie. (Inoltre,) fama vuole che egli provasse grande antipatia per quasi tutte le donne (= misoginia), sia perché (già) per natura ebbe avversione per il genere femminile, sia perché aveva avuto ““ contemporaneamente ““ due mogli, del cui vincolo matrimoniale era infastidito. Egli, al tempo in cui si trovava in Macedonia, ospite del re Archelao ““ di cui divenne intimo amico ““ mentre ritornava di notte da una cena con lui, venne sbranato da cani lanciati (contro di lui) da un rivale, e morì in seguito alle ferite riportate.