Epistularum Libri Decem, IX, 33, 2-5

Est in Africa Hipponensis colonia mari proxima. Adiacet navigabile stagnum; ex hoc in modum fluminis aestuarium emergit, quod vice alterna, prout aestus aut repressit aut impulit, nunc infertur mari,nunc redditur stagno. Omnis hic aetas piscandi, navigandi atque etiam natandi studio tenetur, maxime pueri, quos otium lususque sollicitat. His gloria et virtus altissime provehi: victor ille, qui longissime ut litus ita simul natantes reliquit. Hos certamine puer quidam audentior ceteris in ulteriora tendebat. Delphinus occurrit, et nunc praecedere puerum, nunc sequi, nunc circumire, postremo subire, deponere, iterum subire, trepidantemque perferre primum in altum, mox flectit ad litus, redditque terrae et aequalibus. Serpit per coloniam fama; concurrere omnes, ipsum puerum tamquam miraculum adspicere, interrogare, audire, narrare. Postero die obsident litus, prospectant mare et si quid est mari simile. Natant pueri, inter hos ille, sed cautius.

In Africa si trova una colonia, Ippona, vicina al mare; vicino ad essa, si distende uno stagno navigabile: da quest’ultimo sbocca in mare una specie di fiume, che, con moto alternato, la marea ora trattiene ora sospinge, (tal che) ora sgorga nel mare ora rientra nello stagno. Gente di ogni età vi giunge per pescare, andare in barca e anche nuotare, soprattutto i ragazzi, attratti dall’ozio e dal desiderio di divertirsi. Per costoro è vanto e prodezza spingersi in alto mare: vince colui che si è maggiormente allontanato dalla spiaggia e dagli (altri) nuotatori. Durante questa gara, un ragazzo più ardimentoso degli altri cercava di spingersi più lontano possibile. Gli venne incontro un delfino che si mise ora a precedere ora a seguire il ragazzo, ora a girargli attorno, infine ad andargli sotto, a sollevarlo, a deporlo, a risollevarlo e, tutto tremante, dapprima lo porta verso l’alto mare, poi ritorna verso la spiaggia e lo riconsegna alla riva e ai suoi compagni.
La notizia (di tale vicenda) si diffonde per tutta la colonia: accorre molta gente, per vedere quel ragazzo, come un essere miracoloso, per porgli delle domande, ascoltarlo, raccontare (il fatto ad altri). Il giorno successivo, affollano la spiaggia, e scrutano il mare e tutto ciò che è simile al mare. I ragazzi nuotano e fra loro quello (il giovane di cui sopra), ma in modo più prudente.