“Cenni storici e geografici sulla città di Leptis”

Principes Phoenicum propter hominum multitudinem et imperii cupiditatem, plebem, rerum novarum avidam, ad migrationem sollecitaverunt, itaque Hippo, Hadrumetum, Leptis aliaeque coloniae in Africae litoribus conditae sunt. Novae urbes brevi tempore magnitudine et opibus floruerunt. Leptim Sidonii condiderunt, qui ob discordias civiles domo profugérant et navibus in Africam pervenérant. Oppidum situm est inter Syrtes: Syrtes duo sinus sunt, impares magnitudine, natura pares. Syrtium aquae plerumque altae sunt, sed in temp estati bus vadosae. Nam cum mare magnum est et saevi venti perfiant, fluctus limum harenamque et saxa ingentia trahunt: itafacies locorum omnfno mutat. Leptis incolis finitimi sunt Numtdae, fortis ac strenua gens, sed inter oppidum et Numidarum urbes multa vasta que loca iacent. Leptitani linguam Sidonicam paulatim mutaverunt, sed leges cultumque maiorum retinent, quodprocul ab imperio regis Numidarum vitam agunt.

I principi dei Fenici a causa della moltitudine di uomini e del desiderio di potere, sollecitarono la plebe, bramosa di rivoluzioni, all’emigrazione, perciò furono fondate sulla costa dell’Africa Ippona, Agrumeto, Lepti e altre colonie. Le nuove città in breve tempo fiorirono in grandezza e in ricchezza. Lepti fu fondata dai Sidonii, i quali erano fuggiti a causa delle discordie fra i cittadini ed erano giunti con le navi in Africa. La città fu collocata tra le Sirti: le Sirti sono due insenature, diverse per grandezza, uguali per conformazione naturale. Le acque delle Sirti sono molto profonde, ma basse durante le tempeste. Infatti quando il mare è grande e soffiano violenti venti, le onde trascinano con sé limo, sabbia e grandi sassi: così l’aspetto dei luoghi cambia del tutto. Gli abitanti vicini a Lepti sono i Numidi, gente forte e valorosa, ma tra questa città e le città dei Numidi giacciono molti spazi deserti. Gli abitanti di Lepti modificarono a poco a poco la lingua Sidonica, ma mantennero le leggi e il modo di vivere degli antenati, dal momento che trascorsero la vita lontano dal potere del re dei Numidi.