“Idillio agreste”

Aquilae sunt ferae: magnas alas habent, rapide volitant et gallina set ranas interdum raptant. Si aquila appropinquat, pavidae columbae fugitant et se occultant. Etiam puellae aquilam timent; si eam vident, agricolam vocant. Agricola cum furca venit, aquilam fugat et puellas pavidas recreat. Puellae violas pulchras in ripis legunt pupis et pila ludunt. Amicae saepe in culina mensam parant et in mensa patinas ponunt: in villa enim saepe convivae sunt et multae ancillae et puellae dominae oboediunt.

Le aquile sono feroci: hanno grandi ali, volano rapidamente e quache volta ghermiscono le galline e le rane. Se l’aquila si avvicina, le colombe spaventate fuggono e si nascondono. Anche le fanciullo temono le aquile; se la vedono chiamano il contadino. Il contadino giunge con un forcone, mette in fuga l’aquila e risolleva la fanciulla spaventata. Le fanciulle colgono sulla riva graziose viole giocano con le bambole e con la palla. Le amiche spesso preparano il cibo in cucina e dispongono i piatti sulla tavola: infatti nella villa spesso sono convitate e molte serve e fanciulle obbediscono al padrone.