Achivi novem annos Troiam oppugnaverunt sed troiani vehementer urbem suam defenderunt. Decimo anno Epeus, Graecarum copiarum peritus faber, equum ligneum aedificavit cum hac inscriptione: “Achivi hunc equum Minervae deae dicant”. Deinde nonnuli strenui graeci viri in equi alvum clam intraverunt, et Graecorum copiae ad proximam insulam castra moverunt. Troiani, inimicorum fugae certi, magno cum gaudio exsultaverunt. Frusta Cassandrae, Priami filia, Troianos monebat: “Mihi credite, vera vobis praedico! Equus Graecorum dolus est! Inimici nostrum oppidum delebunt et nos necabunt aut captivos ducent”.
Gli Achei assediarono Troia per nove anni ma i Troiani difesero fortemente la loro città. Nel decimo anno Epeo, esperto fabbro delle truppe greche, costruì un cavallo di legno con questa iscrizione: gli Achei dedicano questo cavallo alla dea Minerva. Poi alcuni strenui uomini greci entrarono nella pancia del cavallo, e le truppe dei Greci mossero l’accampamento nell’isola più vicina. I Troiani, certi della fuga dei nemici, esultarono con grande gaudio. Inutilmente, Cassandra figlia di Priamo, ammoniva i Troiani: “Credetemi, vi dico cose vere! Il cavallo è un inganno dei Greci! I nemici distruggeranno la nostra città e ci uccideranno e riduranno in prigionieri”.