“La maga Circe”

Post multos variosque errores Ulixes cum sociis in insulam Aeneriam pervenit, ubi vivebat Circe maga, Solis filia, quae potione homines in feras bestias commutabat. Deinde Eurylochum cum viginti duobos sociis praemisit qui, cum ad pulchras deae aedes accesserunt, leones et lupos non solum minime feroces sed etiam caudas moventes undique viderunt et magam canentem audiverunt. Circe ianuam aperuit et advenas domum invitavit. Postquam omnes Graeci imprudentes intraverant solus Eurylochus dolum timens foris mansit et accubuerant, maga cibos cum potione apposuit et eos in sues convertit. Eurylochus autem qui ut supra diximus, non intraverat, perterritus fugit et rem Ulixi nuntiavit, qui solus ad Circen properavit ensemque stringens magam coegit comitibus speciem humanam reddere.

Dopo molti e diversi vagabondaggi Ulisse con i compagni arrivò all’isola Enaria dove viveva la maga Circe, figlia del Sole, che trasformava gli uomini in bestie per mezzo di una pozione. Poi Euriloco con ventidue compagni, i quali si erano avvicinati al tempio, videro leoni e lupi non solo minimamente feroci, ma anche che muovevano le code da tutte le parti, e sentirono la maga che cantava. Circe apri la porta e invitò in casa i forestieri. Dopodichè tutti i Greci imprudenti entrarono e si sdraiarono, solo Euriloco temendo il tranello stette sulla porta, la maga portò i cibi con la pozione e trasformò quelli in porci. Euriloco invece che come abbiamo detto prima, non era entrato, spaventato fuggi e raccontò il fatto ad Ulisse che da solo si affrettò da Circe e stringendo la spada costrinse la maga a ridare ai compagni la sembianza umana.