“Sosia il contadino”

Tranquillus vivebat in agris Sosia, magnae patientiae industriaeque agricola. Aestate cotidie prima luce laborare incipiebat, nec ante noctem in studio suo cessabat. Filii auxilium patri dabant nec in agro opus erat eis molestum. Meridie filiae prandium in agrum ferebant. Nocte ad villam suam omnes revertebant. Hieme saepe Sosia, uxor, filii et filiae ante culinae focum manebant et pater pulchras fabulas narrabat. Sosiae familia sine curis vivebat nec fortunam adversam timebat.

Sosia, contadino di grande pazienza ed energia, viveva tranquillo nei campi. Ogni giorno d’estate cominciava a lavorare alle prime luci (dell’alba) e non indugiava nel suo impegno prima di notte. I figli davano aiuto al padre ma il lavoro nel campo era per loro fastidioso. A mezzegiorno le figlie portavano il pranzo nei campi. Di notte tutti ritornavano alla sua casa di campagna. In inverno spesso Sosia, la moglie, i figli e le figlie restavano davanti al focolare della cucina e il padre raccontava piacevoli favole. La famiglia di Sosia viveva senza preoccupazioni e non temeva l’avversa sorte.