De Bello Gallico, VIII, 9

Cum repente instructas velut in acie certo gradu legiones accedere Galli viderent, quorum erant ad Caesarem plena fiduciae consilia perlata, sive certamiuis periculo sive subito adventu sive exspectatione nostri consili copias instruunt pro castris nec loco superiore decedunt. Caesar, etsi dimicare optaverat, tamen admiratus tantam multitudinem hostium valle intermissa magis in altitudinem depressa quam late patente castra castris hostium confert. Haec imperat vallo pedum XII muniri, loriculam pro [hac] ratione eius altitudinis inaedificari; fossam duplicem pedum denum quinum lateribus deprimi directis; turres excitari crebras in altitudinem trium tabulatorum, pontibus traiectis constratisque coniungi, quorum frontes viminea loricula munirentur; ut ab hostibus duplici fossa, duplici propugnatorum ordine defenderentur, quorum alter ex pontibus, quo tutior altitudine esset, hoc audacius longiusque permitteret tela, alter, qui propior hostem in ipso vallo collocatus esset, ponte ab incidentibus telis tegeretur. Portis fores altioresque turres imposuit.

Non appena vedono all’improvviso le nostre legioni, schierate a battaglia, avanzare con passo deciso, i Galli, benché i loro propositi, secondo le informazioni avute da Cesare, fossero molto baldanzosi, schierano le truppe dinnanzi al campo e non scendono dalle alture, forse per evitare i rischi dello scontro o per la sorpresa del nostro arrivo repentino oppure in attesa delle nostre mosse. Cesare, anche se prima desiderava il combattimento, colpito adesso dalla massa degli avversari, da cui ci separava una valle più profonda che larga, piazza il campo davanti a quello nemico. Ordina di fortificarlo con un vallo di dodici piedi e di aggiungervi un piccolo parapetto di altezza proporzionata; fa scavare una coppia di fosse di quindici piedi a pareti verticali, erigere parecchie torri a tre piani, raccordate mediante ponti, coperti e protetti verso l’esterno da un parapetto di graticcio. Così, la difesa era assicurata da una coppia di fosse e da un duplice ordine di combattenti: il primo ordine, dai ponti, più sicuro per via dell’altezza, poteva scagliare le frecce con maggior audacia e più lontano; l’altro, situato più vicino al nemico, proprio sul vallo, grazie ai ponti stessi era protetto dalla pioggia di dardi. Dota di battenti le porte e le affianca con torri più alte.