Institutio oratoria, I, 3, 1-2-3 (“L’osservazione del bambino in classe”)

1 – Tradito sibi puero docendi peritus ingenium eius in primis naturamque perspiciet. Ingenii signum in parvis praecipuum memoria est: eius duplex virtus, facile percipere et fideliter continere. Proximum imitatio: nam id quoque est docilis naturae, sic tamen ut ea quae discit effingat, non habitum forte et ingressum et si quid in peius notabile est.
2 – Non dabit mihi spem bonae indolis qui hoc imitandi studio petet, ut rideatur; nam probus quoque in primis erit ille vere ingeniosus. Alioqui non peius duxerim tardi esse ingeni quam mali: probus autem ab illo segni et iacente plurimum aberit.
3 – Hic meus quae tradentur non difficulter accipiet, quaedam etiam interrogabit: sequetur tamen magis quam praecurret. Illud ingeniorum velut praecox genus non temere umquam pervenit ad frugem.

1 – Una volta che gli sia stato affidato il bambino, l’esperto di eloquenza cercherà per prima cosa di capirne le capacità e l’indole. Nei piccoli la memoria è una spia significativa dell’intelligenza: la duplice caratteristica dell’intelligenza consiste nel percepire con facilità e nel tenere a mente in modo fedele. La spia successiva è la capacità di imitare: anch’essa infatti è tipica di una natura che non ha difficoltà ad apprendere, purché tuttavia riproduca quello che impara e non; mettiamo il caso, l’atteggiamento o il modo di camminare o qualcosa di peggio che si faccia notare.
2 – Non mi lascerà sperare in una buona indole colui che per questa passione dell’imitazione cercherà di suscitare il riso. Li ragazzo veramente dotato infatti sarà per prima cosa anche serio, e d’altro canto non sarei propenso a ritenere una cosa peggiore essere d’intelligenza lenta piuttosto che maliziosa. li ragazzo serio sarà comunque assai
diverso da quello fiacco e trascurato.
3 – Questo mio alunno ideale assimilerà senza difficoltà gli insegnamenti che gli verranno impartiti, alcune volte rivolgerà delle domande, ma in ogni caso seguirà le spiegazioni e non le precorrerà. È facile che quell’intelligenza che si suole definire precoce non arrivi mai a frutto.