“Un indecoroso modo di diventare imperatore”

Post Caligulae necem, Claudius eius patruus, quinquagesimum annum agens, imperium cepit mirabili casu. Nam, ab insidiatoribus Caligulae neglectus, cum illi turbam propinquorum et servorum submoverent, ille in diaetma, cui nomen est Hermaeum, recessertat. Neque multo post, rumore caedis exterritus, prorepsit ad solarium proximum et inter praetenta foribus vela se abdidit. Qui, cum lateret, forte graegarius miles, animadversis pedibus, eum agnovit, extractumque et prae metu ad genua procumbentem, imperatorem salutavit. Hinc ad alios commilitones fluctuantes et frementes eum perduxit. Ab his lecticae impositus, in castra delatus est, tristis ac trepidus, miserante obvia turba, quasi ad poenam ferretur insons. Receptus intra vallum, inter excubias militum pernoctavit, magis timens quam sperans. Verum postero die, multitudine unum rectorem rei publicae exposcente, ad omnibus imperator salutatus est.

Dopo l’uccisione di Caligola, Claudio suo cognato, cinquantenne, divenne imperatore per uno strano caso. Infatti, trascurato dai dissidenti di Caligola, avendo quelli portato via il numero dei congiunti e dei servi di questo, egli s’era nascosto in una sala di nome Ermeo. Non molto dopo, spaventato dal rumore della porta, prosegui’ verso il vicino solarium e si mise dietro alle tende tese davanti all’ ingresso. Qui, essendosi tenuto nascosto ancora, un soldato gregario, vistine i piedi, non lo riconobbe, e lo saluto’ imperatore, tiratolo fuori ed inginocchiatosi per il timore. Poi lo condusse dagli altri soldati, esitanti e frementi. Posto dai suoi sulla lettiga, fu portato nell’ accampamento, triste e trepidante, mentre la folla che incontravano lo commiserava, quasi stesse per essere giustiziato pur essendo innocente. Ricevuto entro il vallo, pernotto’ tra le tende dei soldati, temendo piu’ che sperando. Invero all’ indomani, reclamando il popolo una guida per lo Stato, fu salutato da tutti imperatore.