11 – […]Celtiberi etiam nefas esse ducebant proelio superesse, cum is occidisset, pro cuius salute spiritum devoverant. laudanda utrorumque populorum animi praesentia, quod et patriae incolumitatem fortiter tueri et fidem amicitiae constanter praestandam arbitrabantur.
12 – Thraciae vero illa natio merito sibi sapientiae laudem vindicaverit, quae natales hominum flebiliter, exequias cum hilaritate celebrans sine ullis doctorum praeceptis verum condicionis nostrae habitum pervidit. Removeatur itaque naturalis omnium animalium dulcedo vitae, quae multa et facere et pati turpiter cogit, si ortu eius aliquanto felicior ac beatior finis reperietur.
13 – Quocirca recte Lycii, cum his luctus incidit, muliebrem vestem induunt, ut deformitate cultus commoti maturius stultum proicere maerorem velint.
14 – Verum quid ego fortissimos hoc in genere prudentiae viros laudem? Respiciantur Indorum feminae, quae, cum more patrio conplures eidem nuptae esse soleant, mortuo marito in certamen iudiciumque veniunt, quam ex his maxime dilexerit.[…]
11 – I Celtiberi ritenevano addirittura empio sopravvivere ad una battaglia, quando fosse caduto colui, alla cui sola incolumità avevano dedicato solennemente la propria vita Degli uni e degli altri è degno di lode il sangue freddo, perché credevano che fosse necessario proteggere coraggiosamente la patria e mantenere fede senza esitazione alla loro parola di amici.
12 – E sì che a ragione può rivendicare il titolo di saggio quel popolo della Tracia, che, piangendo le nascite e celebrando giulivamente i funerali, ha saputo, senza precetto alcuno dei filosofi, intendere la vera essenza della condizione mortale. Aborriamo, dunque, da ogni istinto di piacere animalesco che ci costringe a fare e a subire molte vergogne, una volta scoperto che morire è cosa alquanto più felice e beata del nascere.
13 – Non hanno, dunque, torto i Lici ad indossare, quando sono colpiti da un lutto, abiti femminili: perché così sono indotti dalla stranezza del loro vestire a por termine al più presto ad una sciocca afflizione.
14 – Ma a che lodare gli uomini più forti in questo genere di saggezza? Osserviamo, ad esempio, le mogli degli Indiani, le quali, lì vige la poligamia, alla morte del marito fanno a gara, con regolare processo, per sapere quale tra loro il defunto abbia amata di più.