Postquam civitatem condidit quam ex suo nomine Romane appellavit. Romulus multos annos reganvit. Multitudinem finitimorum in civitatem recepit, ex quibus centum cives senes legit, qui propter aetatem senatores nominati sunt. Senatorum consilio omnia negotia agebantur. Sed quia Romani feminas non habebant, rex invitavit ad spectaculum ludorum gentes quae vicinae urbi Romae erant. Tunc grave bellum commotum est, in quo Caenineses Crustumini Fidenates Veintes qui socii Sabinorum erant victi sunt. Tandem Sabini pacem cum Romanis facerunt, qui virgines raptas in matrimonium duxerunt. Romulus qui multos annos regnaverat post foedam tempestatem non comparuit et inter deos honoratus est. Post romulum Numa Pompilius regnavit cui non bellum sed iustitia et religio laudem paraverunt.
Dopo che ebbe fondato la città, che chiamò Romana dal suo nome, Romolo regnò per molti anni. Accolse nella città la moltitudine dei popoli confinanti, tra i quali scelse cento uomini anziani che furono nominati senatori a causa dell’età. Tutti i doveri venivano effettuati per mezzo della decisione dei senatori. Ma, poiché i Romani non avevano mogli, il sovrano invitò ad uno spettacolo di giochi le popolazioni che erano vicine alla città di Roma. Allora fu scatenata gravemente una guerra, durante la quale i Ceninensi, i Crustumini, i Fidenati ed i Veienti, che erano alleati dei Sabini, furono sconfitti. Tuttavia i Sabini fecero la pace con i Romani, che condussero le vergini rapite al matrimonio. Romolo, che aveva regnato per molti anni, dopo l’infausta tempesta non ricomparve e fu onorato tra gli dei. Dopo Romolo regnò Numa Pompilio, cui non la guerra ma la giustizia ed il timore degli dei procurarono la lode.