Res Gestae, I, 0-1

0 – Rerum gestarum divi Augusti, quibus orbem terrarum imperio populi Romani subiecit, et impensarum quas in rem publicam populumque Romanum fecit, incisarum in duabus aheneis pilis, quae sunt Romae positae, exemplar subiectum.
1 – Annos undeviginti natus exercitum privato consilio et privata impensa comparavi, per quem rem publicam a dominatione factionis oppressam in libertatem vindicavi. [Ob quae] senatus decretis honorificis in ordinem suum me adlegit, C. Pansa et A. Hirtio consulibus, consularem locum sententiae dicendae tribuens, et imperium mihi dedit. Res publica ne quid detrimenti caperet, me propraetore simul cum consulibus providere iussit. Populus autem eodem anno me consulem, cum cos. uterque bello cecidisset, et triumvirum rei publicae constituendae creavit.

0 – (Capitoli) delle opere del sacro Augusto, con le quali sottomise il mondo al potere del popolo romano, e delle spese, che fece in favore dello Stato e del popolo romano, incise su due steli di bronzo, che sono state poste a Roma conformi all’originale.
1 – A diciannove anni costituii un esercito con un’iniziativa e una spesa private; con tale esercito ho restituito la libertà allo Stato, oppresso dal potere delle fazioni. In grazie di ciò il Senato con decreti onorifici mi elesse al suo rango, sotto il consolato di Caio Pansa e Aulo Irzio, mi attribuì la dignità consolare di amministrare la giustizia e mi diede il comando assoluto. Lo Stato, per non subire alcun danno, stabilì che lo proteggessi associandomi ai consoli nelle mie funzioni di pretore con gli stessi poteri. Il popolo nello stesso anno mi elesse console, essendo morti entrambi i consoli in guerra, e inoltre triumviro per la ricostituzione dello Stato.