“Presenza degli dei nella vita romana”

Itaque et in nostro populo et in ceteris deorum cultus religionumque sanctitates exsistunt in dies maiores atque meliores, idque evenit non temere nec casu, sed quod et praesentes saepe di vim suam declarant, ut et apud Regillum bello Latinorum, cum A. Postumius dictator cum Octavio Mamilio Tusculano proelio dimicaret, in nostra acie Castor et Pollux ex equis pugnare visi sunt, et recentiore memoria iidem Tyndaridae Persem victum nuntiaverunt. P. enim Vatinius, avus huius adulescentis, cum e praefectura Reatina Romam venienti noctu duo iuvenes cum equis albis dixissent regem Persem illo die captum, senatui nuntiavit; et primo quasi temere de re publica locutus in carcerem coniectus est, post a Paulo litteris allatis cum idem dies constitisset, et agro a senatu et vacatione donatus est. Atque etiam cum ad fluvium Sagram Crotoniatas Locri maximo proelio devicissent, eo ipso die auditam esse eam pugnam ludis Olympiae memoriae proditum est. Saepe Faunorum voces exauditae, saepe visae formae deorum quemvis non aut hebetem aut impium deos praesentes esse confiteri coegerunt.

Così nel nostro popolo come negli altri il culto degli dei e l’osservanza della religione acquistano di giorno in giorno importanza e valore sempre maggiori; e questo non avviene senza motivo e per caso, ma per il fatto che gli dei in persona spesso mostrano la loro potenza; ad esempio nella guerra contro i Latini, al lago Regillo, durante la battaglia tra il dittatore Aulo Postumio e Ottavio Mamillio Tusculano, Castore e Polluce furono visti combattere a cavallo nelle nostre file, e più recentemente gli stessi figli di Tindaro annunziarono la sconfitta di Perseo. Publio Vatinio infatti, nonno del nostro giovane contemporaneo, mentre di notte ritornava a Roma da Rieti, di cui era prefetto, fu informato da due giovani su un cavallo bianco del fatto che il re Perseo era stato catturato in quello stesso giorno. Quando Vatinio riferì il fatto al senato, in un primo tempo fu gettato in carcere con l’accusa di aver parlato con sconsideratezza su affari di importanza pubblica. In seguito arrivò una lettera di Paolo e, siccome la data coincideva, il senato gli elargì un terreno e l’esenzione dal servizio militare. E ancora si tramanda che quando i Locresi vinsero i Crotoniati nella grandissima battaglia presso il fiume Sagra, nello stesso giorno ai giochi olimpici si ebbe notizia di quella battaglia. Spesso sono state udite le voci dei fauni, spesso l’apparizione degli dei ha costretto qualunque persona che non sia del tutto sciocca o empia ad ammettere la presenza degli dei.