Adice nunc [huc] quod e lege Chrysippi vivere otioso licet: non dico ut otium patiatur, sed ut eligat. Negant nostri sapientem ad quamlibet rem publicam accessurum; quid autem interest quomodo sapiens ad otium veniat, utrum quia res publica illi deest an quia ipse rei publicae, si omnibus defutura res publica est? Semper autem deerit fastidiose quaerentibus.
Interrogo ad quam rem publicam sapiens sit accessurus. Ad Atheniensium, in qua Socrates damnatur, Aristoteles ne damnetur fugit? in qua opprimit invidia virtutes? Negabis mihi accessurum ad hanc rem publicam sapientem. Ad Carthaginiensium ergo rem publicam sapiens accedet, in qua adsidua seditio et optimo cuique infesta libertas est, summa aequi ac boni vilitas, adversus hostes inhumana crudelitas, etiam adversus suos hostilis? Et hanc fugiet.
Si percensere singulas voluero, nullam inveniam quae sapientem aut quam sapiens pati possit. Quodsi non invenitur illa res publica quam nobis fingimus, incipit omnibus esse otium necessarium, quia quod unum praeferri poterat otio nusquam est.
Si quis dicit optimum esse navigare, deinde negat navigandum in eo mari in quo naufragia fieri soleant et frequenter subitae tempestates sint quae rectorem in contrarium rapiant, puto hic me vetat navem solvere, quamquam laudet navigationem.
Aggiungi, a questo punto, adesso, che è ammesso dalla dottrina di Crisippo vivere nell’ozio, non dico che la sopporti, ma che (lo) scelga. I nostri negano che un saggio parteciperà a qualsiasi tipo di vita pubblica; che importa in che modo il saggio vive nell’ozio? Se perchè gli manca uni Stato oppure è lui a mancare allo Stato, sempre, infatti viene meno a coloro che lo cercano con impegno fastidioso.
Domando a che modello di Stato il saggio possa accedere. A quello ateniese dove un Socrate è condannato ed un Aristotele fugge per evitare la condanna? Dove l’invidia opprime la virtù? Dirai che il saggio non accede a questo Stato. Accederà allora a quello cartaginese, dove le sedizioni sono all’ordine del giorno, la libertà è esiziale per tutti i migliori, il bene e la giustizia non valgono assolutamente a nulla, si è disumanamente crudeli con i nemici e si trattano da nemici i concittadini? Fuggirà anche da questo.
Se volessi passarli in rivista ad uno ad uno, non ne troverei nessuno che possa tollerare il saggio o essere da lui tollerato. Ma se quel modello di Stato che noi immaginiamo non esiste, la virtù ritirata incomincia ad essere indispensabile per tutti, perchè la sola cosa che potrebbe essere preferita al ritiro non esiste da nessuna parte.
Se qualcuno mi dice che viaggiare per mare è bellissimo, ma poi aggiunge che non si deve navigare nei mari dove si verificano naufragi e frequenti tempeste improvvise trascinano il pilota contro rotta, io penso che costui mi proibisca di salpare, mentre elogia la navigazione.