Videbat Epicurus bonis adversa semper accidere, qualia paupertatem, labores, exilia, carorum amissionem; malos, contra, beatos esse; videbat scelera homines impune committere, videbat sine ordine ac discrimine annorum saevire mortem et alios ad senectutem pervenire, alios infantes ex vita cedere, alios iam robustos expirare, alios in primo adolescentiae flore immaturis funeribus deficere; in bellis fortes perire. Omnia haec Epicurus cogitans, existimavit nullam esse providentiam.
Epicuro vedeva sempre succedere qualcosa di negativo ai buoni, quale la povertà, le fatiche, la perdita dei cari; al contrario vedeva che i malvagi erano beati, vedeva che gli uomini commettevano impunemente delitti, vedeva che senza ordine e distinzione di età si abbandonavano alla morte e altri giungere alla vecchiaia, alcuni giovani morire, alcuni forti spirare, altri mancare dal fiore della giovinezza immaturamente, uomini forti morire nelle guerre. Epicuro pensando tutte queste cose ritenne che non vi fosse alcuna provvidenza.