Dicunt maximam et nobilissimam insularum, quae in mari Mediterraneo adsurgunt, esse Siciliam, cui primo Trinacriae nomen fuit. Perangustum fretum eam ab Italia dividit, quod celerrimo brevissimoque cursu naves superant. Hac insula nulla terra est caelo felicior et feracitate praestantior. Furitur enim uberrima soli natura, ibique ver est diutinum, brevior hiems quam in ceteris terris. Insulae, ut in antiquissim fabulis legimus, prisci incolae Cyclopes fuerunt, taeterrimum genus, feris quam hominibus proprius; deinde, historium testimonio, Sicani ac deinceps Carthaginienses et Gaeci per multas sed maxime varias vices eam tenuerunt, Romani postremi armis et virtute imperio suo adiunxerunt.
Dicono che la Sicilia sia la più grande e nobile delle isole che sorgono nel mar Mediterraneo, il cui nome inizialmente fu Trinacria. Un assai angusto stretto la divide dall’Italia, che le navi con velocissimo e brevissimo corso superarono. Nessuna terra è più mite per cielo e più prestante per fertilità di quest’isola. Infatti la salutare natura del sole, e qui la primavera è eterna, più breve l’inverno rispetto alle altre terre. I primi abitanti dell’isola, come leggiamo nelle antiche favole, furono i Ciclopi, genere assai mostruoso, feroce più degli uomini, poi secondo testimonianza delle storie, i Sicani e poi i Cartaginesi e i Greci la tennero attraverso molte e diverse vicessitudini, alla fine i Romani l’aggiunsero al proprio potere con le armi e la virtù.