Heracleae urbis initia, ut Iustinus tradit, admirabilia fuerunt, Nam quia gravis pestilentia Boeotiae incolas vexabat nullumque inveniebatur remedium, contione advocata, Beotii statuerunt ut Delphos legati mitterentur oraculum consulturi de morbi causa. Interrogantibus oraculum morbi causam non patefecit sed imperavit ut fines suos, morbo corruptos, relinquerent, omnia sua secum auferrent, in Ponti regionem se transferrent et apud Pontum Euxinum coloniam Herculi sacram conderent. Oraculi responso cognito, Boeotii, paratis omnibus rebus suis, sum senibus, mulieribus puerisque domos agrosque reliquerunt et post longam periculosamque navigationem in Pontum pervenerunt, ubi ab Herculis nomine urbem Heracleam condiderunt. Et quoniam fatorum auspiciis coloni in illam regionem delati erant, brevi tempore nova urbs tantum crevit, ut ceteras Ponti urbes superaverit.
La città di Eraclea all’inizio fu, come dice Giustino, meravigliosa, infatti poichè una grave pestilenza vessava le isole della Beozia e non si trovava alcun rimedio, convocata l’assemblea, i Beoti decisero di mandare ambasciatori a Delfi per consultare l’oracolo sulla causa del morbo. A coloro che interrogavano l’oracolo non rivelò la causa del morbo ma ordinò di lasciare i loro confini corrotti dal morbo e di portare tutte le loro cose con loro, di trasferirsi nella regione del Ponto e di fondare una colonia sacra ad Ercole presso il Mar Nero. Conosciuto il responso dell’oracolo, i Beoti, preparate le loro cose, coi vecchi, le donne e i figli lasciarono le case e i campi e dopo una lunga e pericolosa navigazione giunsero nel Ponto, dove fondarono una città dal nome di Ercole, Eraclea. E siccome i coloni erano stati condotti in quella regione dal fato in breve tempo la nuova città crebbe tanto da superare tutte le altre città del Ponto.